Shitakusa, Piantine da compagnia, spesso sottovalutate possono diventare dei veri capolavori al pari del Bonsai da esporre.
Creare Shitakusa e Bonsai è il mio modo di avvicinarmi alla natura,
nei Bonsai apprezzo la forza, la tecnica, i jin e gli shari, la
corteccia, la squama, l'ago etc, mentre nelle piantine da compagnia
ritrovo la grazia, l'eleganza, il colore, un prato fiorito, un rigido
inverno o un'intensa primavera.
Osservandole in una mostra o tra la propria collezione strappano un
sorriso e un'emozione. Creare Shitakusa per me equivale a creare un
Bonsai di qualità.
Come realizzare una composizione di qualità
Esistono moltissime varietà da utilizzare per le nostre composizioni,
dalle erbacee perenni a quelle decidue, dai fiori più colorati a
quelli più tenui, dalla foglia più chiara a quella più colorata. La
creatività della persona che lo realizza, la natura delle piante, una
certa varietà di muschio e la scelta di un vaso ricercato sono le basi
per realizzare un shitakusa suggestivo che possa esprimere al massimo
la stagionalità.
Il periodo migliore per creare queste composizioni per me è la
primavera, nei vivai e tra le nostre campagne possiamo ritrovare una
miriade di varietà. Io preferisco usare essenze erbacee non troppo
vivaci che presentino fiori piccoli e non troppo vistosi o un cambio
di colore in autunno. Non mi preoccupo molto delle dimensioni della
foglia perché con una corretta coltivazione e un attento mochi-komi si
riducono notevolmente, certo partire con essenze che presentino già
foglie minute è un bel vantaggio.
Si può creare una composizione con una singolo elemento oppure
mescolare specie differenti purché si adattino tra loro come
dimensioni e colore. Molto importante è la scelta di un contenitore,
qui si apre un universo di possibilità, si possono utilizzare vasi
creati apposta per Shitakusa dalle forme straordinarie, piccole lastre
di roccia o pezzi di legno particolari. Entra in gioco la creatività
del singolo individuo, il suo gusto estetico e la sua esperienza per
cercare di abbinare al meglio l'essenza e il suo contenitore
ricordando sempre che l'obiettivo dello Shitakusa è accompagnare il
Bonsai nell'esposizione per ricreare un'emozione.
Come coltivare i nostri kusa
Cercate di coltivare i vostri shitakusa in posizione semiombreggiata o
a sole, io ho creato un angolo tra i miei bancali dove le coltivo
vicine tra di loro, questo permette un'ottimizzazione dello spazio e
allo stesso tempo permette alle piante di contaminarsi tra di loro
creando composizioni naturali.
Come terriccio di coltivazione uso Akadama di granulometria media o
fine a seconda della composizione che creo e se il vaso è veramente
piccolo mescolo un pò di torba di qualità per aumentare la ritenzione
idrica.
Tenendo presente che queste composizioni sono in vasi molto contenuti,
l'acqua e il concime sono i fattori principali per la corretta
coltivazione. Spesso richiedono a seconda del clima in cui uno vive
più innaffiature durante l'arco di una giornata nei mesi più caldi. Se
questo non fosse possibile consiglio di coltivare i propri kusa sopra
dei sottovasi forati con all'interno akadama o lapillo vulcanico o
torba di buona qualità. Questi tre tipi di terriccio assorbono l'acqua
in eccesso durante l'annaffiatura mantenendo il vaso al riparo dai
caldi raggi solari estivi e permette alle radici di fuoriuscire dai
fori di drenaggio in cerca di nutrimenti. Per una corretta
concimazione consiglio di usare biogold o hanagokoro in piccole dosi
una volta l'anno, in quanto presentano i nutrimenti necessari alle
nostre erbacee per una corretta crescita, però una somministrazione
eccessiva causerebbe una sproporzione della foglia e una minore
fioritura.
L'esposizione in una mostra
Il momento massimo di un Shitakusa, come di un Bonsai avviene nel
momento dell'esposizione. Per una buona esposizione, lo shitakusa va
scelto in base alla stagione, al tipo di esposizione che si vuole
creare e in base al bonsai da esporre.
In Giappone esistono maestri che oltre a coltivare bonsai sono
diventati famosi per gli shitakusa e spesso durante il periodo delle
mostre vengono affittate o comprate le loro piante di accompagnamento
per le mostre.
Nell'esposizione tutti gli elementi dovranno essere diversi,
vegetazione, vaso, tavolino, terzo elemento (se necessario), ogni cosa
deve presentare un elemento a se che si fonde in un'unica esposizione.
Se il Bonsai è un pino con un vaso rettangolare su un tavolino, lo
Shitakusa avrà un vaso rotondo appoggiato su una fetta di legno e
soprattutto non dovrà avere una foglia simile all'ago del pino. I due
elementi devono sempre essere in sintonia, non potranno mai avere la
stessa direzione, se il pino va verso destra, lo shitakusa deve andare
verso sinistra o accompagnare la pianta senza accentuare la direzione
con elementi che fuoriscono dalla sua geometria (rami cadenti lughi o
steli che hanno la stessa direzione del bonsai).
La scelta del miglior shitakusa da abbinare ad un Bonsai si basa su
delle semplici regole principali.
• Lo shitakusa deve esprimere la stagionalità, quella attuale
dell'esposizione o quella che sta arrivando.
• Deve rappresentare o almeno avvicinare il Bonsai al suo luogo
d'origine creando un legame.
• La preparazione dell'elemento di compagnia non deve essere fatta il
giorno prima della mostra ma come il Bonsai deve essere matura e
adatta al momento.
• Si cerchi di proporzionare il Bonsai con lo Shitakusa come
dimensioni e altezze, il Bonsai deve venire sempre percepito come
l'elemento in primo piano.
• La Piantina di compagnia non deve mai superare il tavolino su cui
poggia il Bonsai. Se abbiamo un shitakusa con steli lunghi questi sono
accettati, a patto che non siano troppo invadenti e creino
un'ambientazione perfetta con le giuste proporzioni.
• Il vaso, se profondo deve essere parzialmente coperto dall'erbacea,
non deve mai vedersi completamente o risultare troppo vistoso.
• Cercate di utilizzare una fetta di legno o piccolo basamento dove
appoggiare la composizione.
Quando si arriva al momento dell'esposizione si abbia cura di pulire
lo shitakusa togliendo le parti secche e le foglie troppo grandi,
mettere del muschio per coprire la terra, pulire il vaso, tagliare i
fiori se sono troppi. I fiori si tagliano solo se sono di una certa
dimensione e se sono troppi perché altrimenti attirano l'attenzione,
lasciatene un numero da 3 a massimo 7 a seconda dell'esposizione e
della loro grandezza.
Un ultimo consiglio, provate a casa l'esposizione e vedrete come
cambia la percezione dell'osservatore a seconda dell'elemento di
compagnia usato, e se non avete bonsai da esporre ricordate che una
cosa così semplice può regalare un'emozione infinita.
(Le immagini dell'articolo sono state tratte da alcuni giardini japponesi e dal mio giardino).
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3 anni fa
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